AVVISO AI LETTORI:

AVVISO AI VISITATORI: Questo blog è "migrato" da Myblog a Blogger il 1° ottobre 2012. Ho trasferito una parte dei vecchi post in questa nuova "sede", ma chi volesse saperne di più di me, di Lilli e del nostro "passato" può andare a dare un'occhiata QUI

venerdì 27 maggio 2016

Venerdì del libro (227°): IO SONO DIO

Cara Lilli,

torno finalmente a scriverti e lo faccio a proposito di libri e letture, partecipando all'iniziativa di HomeMadeMamma

Stasera voglio parlarti del romanzo che ho terminato giusto ieri: IO SONO DIO, di Giorgio Faletti.

Ho letto varie cose di questo autore e ne ho scritto anche a te, in passato: ricorderai che non sono rimasta molto entusiasta, specie per ciò che riguarda i due thriller "Io uccido" e "Niente di vero tranne gli occhi", che non mi hanno veramente coinvolto e non mi hanno convinto. Più vicino al mio gusto invece, di genere diverso tra l'altro, è stato "Tre atti e due tempi".

Ebbene, la lettura di "Io sono Dio" mi ha solo confermato che Faletti non mi entusiasma come scrittore. Non so spiegare bene cosa non mi piaccia...un pò lo trovo prolisso, un pò mi pare poco credibile per certi passaggi della trama, un pò i personaggi mi lasciano tutti quasi indifferente. E poi trovo ripetitivo questa sorta di delirio di onnipotenza del cattivo di turno che fa da sottofondo ai vari libri, tanto che anche il titolo di due è una mezza ripetizione ("Io uccido" e "Io sono Dio", appunto).

In quest'ultimo romanzo la storia narrata al presente e ambientata principalmente a New York che vede un susseguirsi di esplosioni che mietono vittine innocenti, affonda le sue radici nel passato, nella guerra in Vietnam. Tutto si ricollega, infatti, al ritorno a casa di un reduce di quel conflitto così tremendo, sfigurato da ustioni riportate per essere stato usato dai vietcong come scudo umano durante un raid aereo americano in cui l'arma usata era il napalm.

L'odio che costui porta dentro sè per quanto accaduto anche prima di partire per il Vietnam è la miccia che genera una reazione a catena....fino al presente, in una New York messa in qualche modo sotto assedio.

Una detective piuttosto solitaria e con una situazione familiare non facile da gestire e un fotoreporter di dubbia fama saranno l'inedito duo che svolgerà le indagini e che vivrà una relazione complicata di pari passo.

Non è che non ci sia del buono, il libro comunque si fa leggere anche quando indugia troppo su certe descrizioni anche ambientali e su particolari secondo me non necessari, ma il finale non mi ha soddisfatto perchè dopo tante pagine come ripeto spese per scene anche superflue, poi mi è parso arrivare troppo in fretta e il colpo di scena che normalmente caratterizza i thriller non ha avuto l'effetto che avrebbe dovuto avere...quasi banalizzato dal precipitare degli eventi e senza una spiegazione esaustiva.

Ho letto pareri molto positivi sui libri di Faletti (ma anche stroncature...) quindi non mi meraviglierei se tra i lettori del mio blog  e tra i partecipati al Venerdì del libro ci fosse chi la pensa in modo diverso da me. Ma si sa, tranne casi davvero estremi in senso positivo così come in senso negativo, il gusto è molto personale!




I suggerimenti di altri blogger per questo venerdì del libro li trovi elencati QUI

venerdì 13 maggio 2016

"La chiave di tutto" è protagonista del VdL di oggi di HomeMadeMamma!

Cara Lilli,

purtroppo salto la partecipazione al Venerdì del Libro anche questa settimana, perchè non sono riuscita ancora a mettere nero su bianco una recensione ben fatta e per di più oggi ho anche mal di testa...

Però....c'è un però :-) 

Sono comunque contenta perchè oggi ho avuto una bellissima sorpresa proprio da parte di Paola di HomeMadeMamma, la promotrice di questa iniziativa settimanale libresca che seguo fina dai primi tempi di apertura del mio blog, ossia fin dal 2010.

Indovina che ebook ha segnalato lei in prima persona questa settimana? 

"LA CHIAVE DI TUTTO", uno dei miei racconti pubblicati nel Kindle Store di Amazon!

https://www.amazon.it/chiave-tutto-Maristella-Bocciero-ebook/dp/B00GG1TZZI/ref=pd_cp_351_2?ie=UTF8&refRID=7XJT32YEZX3JBZTVZ1JW
Clicca per INFO sul mio ebook


Ringrazio di cuore Paola per averlo letto e recensito, ha avuto parole di apprezzamento sia per la storia che per il mio modo di raccontarla e questo mi ha fatto davvero piacere, visto la stima che nutro per lei come persona e come lettrice.

Il post di cui sono quindi protagonista su HomeMadeMamma con il mio racconto lo trovi QUI, Lilli...casomai ti andasse di dargli un'occhiata e leggere direttamente ciò che ha scritto Paola.

In calce al post in questione troverai anche le proposte di altri blogger per questo venerdì, come sempre.

Sorridendo per questa piccola-grande soddisfazione, ti saluto e ti rimando a venerdì prossimo per sapere cosa ne penso di....va bè, non ti anticipo nulla sul romanzo di cui intendo parlare, se no poi che gusto c'è? 

:-)

martedì 10 maggio 2016

Muffins alle fragole

Cara Lilli,

oggi torno da te con un post goloso :-)

Questi muffins alle fragole sono deliziosi, li ho fatti due volte nel giro di poco tempo e sono piaciuti molto a chiunque li abbia assaggiati. Soffici, profumati e buoni (se non addirittura più buoni) anche il giorno dopo.

Ho una ricetta di riferimento da cui sono partita un paio di anni fa e sto apportando via via delle mie varianti per creare gusti nuovi...fino ad ora con successo, per fortuna!
 

x 12 muffins  

(NOTA: io uso stampini cm 8 di diametro)

- 400 gr di farina 00
- 250 gr di zucchero
- 120 gr di burro
- 2 uova
- 2 vasetti di yogurt alla fragola (o bianco)
- 50 ml di acqua frizzante
- 1 bustina di lievito per dolci
- 2 bustine di vanillina
- 1 pizzico di sale
- 125 gr di fragole
- granella di zucchero (facoltativa)


Montare le uova in una ciotola con lo zucchero, utilizzando le fruste elettriche. Unire il burro ammorbidito a temperatura ambiente, continuando a montare il composto con le fruste.
 
Unire lo yogurt e mescolare bene, quindi incorporare la farina, setacciata con il lievito, la vanillina e un pizzico di sale, aggiungendo un poco alla volta anche l'acqua frizzante. 
 
Lavare e tagliare le fragole e unire i pezzi ottenuti al composto.
 
Dividere il tutto in 12 stampi grandi da muffin foderati con un pirottino di carta (o imburrati e infarinati).
 
Cospargere facoltativamente con un pò di granella di zucchero e cuocere in forno caldo a 180° per 20-25 minuti.

A fine cottura lasciare raffreddare i muffins su una gratella prima di servirli.


Ed eccoli qui, pronti per essere addentati ;-)

 Buon appetito, Lilli!
 

PS: La prossima volta che li preparerò farò una foto dell'interno di un muffin e l'aggiungerò qui sotto....promesso :-)

lunedì 2 maggio 2016

Fratelli

Cara Lilli,

succede spesso ultimamente. 

Succede e mi fa sorridere di tenerezza.

Succede di sentirli ridere insieme. Ridere mentre si rincorrono, si fanno il solletico a vicenda, rotolandosi tra i peluche.

E' molto semplice, direi basilare quello che fanno... non sanno giocare a qualcosa di più strutturato, perchè lei adesso ben potrebbe ma lui non è pronto (non ancora) e la differenza, non solo e non tanto di età quanto di maturità, è (ancora) troppo evidente. Non foss'altro per il fatto che lui non parla se non con sillabe sparse e ripetute per gioco e neppure da solo usa davvero funzionalmente i giocattoli.

Ma si cercano molto più di prima. E questo è importante!

E poi hanno l'amore per la musica che li unisce e gli stessi gusti in fatto di cartoni animati....mica cose da poco :-)

Li guardo, la monella e il monellino, e mi ritrovo a pensare ad altri due tipetti: una bambina e suo fratello maggiore.

La differenza di età c'era anche lì (anche se invertita), con il più grande che trascinava la più piccola, contagiandola inevitabilmente coi suoi gusti in fatto di musica, di film, di cibo. 

Sono cresciuti, sono adulti oggi quei due tipetti. Sono sposati entrambi ed entrambi genitori. Ma restano fratello e sorella. Anzi....lo sono ancora più di un tempo. 

Non si vedono a volte per tanti giorni ma c'è il telefono, c'è whatsapp...e si confidano, si raccontano quotidianamente, si cercano per uno sfogo, una risata insieme, per commentare un film, una trasmissione in TV, un evento.

Diversi per carattere, per scelte fatte, per tante piccole-grandi cose, ma anche incredibilmente simili. Tanto da leggersi quasi nel pensiero. Tanto da sapere solo loro di cosa stanno parlando a volte, in un linguaggio quasi personalizzato, in codice. Il fratellese è qualcosa di speciale!

Poi se si discute, come è naturale che sia, alla fine torna il sereno, perchè sono uno parte integrante dell'altra. Uniti prima, poi cementati dalla scomparsa dei loro genitori. 

Ecco cosa siamo io e mio fratello, Lilli. 

Ed ecco il futuro che desidero, che auguro ai miei bambini: che un domani, anche e soprattutto quando io e mio marito non ci saremo più, la monella e il monellino possano esserci sempre l'una per l'altro e viceversa. A maggior ragione visto il loro disturbo.

Che sia così al di là di come potranno essersi evoluti i loro rispettivi percorsi, di quanto saranno autonomi e di cosa saranno capaci di fare in concreto. Che possano contare sempre sull'affetto e su tutto quanto li unisce, costruito giorno per giorno, risata dopo risata, rincorsa dopo rincorsa, solletico dopo solletico, abbraccio dopo abbraccio...