AVVISO AI LETTORI:

AVVISO AI VISITATORI: Questo blog è "migrato" da Myblog a Blogger il 1° ottobre 2012. Ho trasferito una parte dei vecchi post in questa nuova "sede", ma chi volesse saperne di più di me, di Lilli e del nostro "passato" può andare a dare un'occhiata QUI

venerdì 27 giugno 2014

Venerdì del libro (180°): OCEANO MARE

Cara Lilli,

dopo un primo incontro abbastanza positivo con la scrittura di Alessandro Baricco (ti ho parlato di Novecento qui) ho voluto provare a conoscere meglio questo autore e ho affrontato uno dei suoi romanzi più famosi, insieme a Seta (che prima o poi leggerò), e cioè OCEANO MARE.

E proprio di questo libro ti voglio parlare per l'appuntamento odierno con l'iniziativa di HomeMadeMamma.

Baricco stavolta mi ha lasciata davvero perplessa. Il suo stile mi ha un pò infastidito, se proprio devo dirlo. Nel caso di Novencento ci ero passata su perchè la storia era così straordinaria, l'dea così affascinante che il resto passava quasi in secondo piano.

Anche nel caso di Oceano Mare c'è una storia (anzi, un'intreccio di storie) che ha un suo fascino, legata al mare pure stavolta come in Novencento.

Singoli brani presi qua e là posso dire che mi sono davvero piaciuti. Momenti di lettura intensi. Ma sono come immersi in un oceano (è proprio il caso di dirlo) di ricerca dell'originalità, dell'effetto-poesia a tutti i costi. E anche l'uso della punteggiatura è un pò  strano, eccessivo. O almeno questa è l'impressione che ho avuto io.

Nell'insieme non mi sento di promuoverlo. Non voglio neppure stroncarlo con una bocciatura definitiva. Lo rimando a settembre, diaciamo così.

La storia, come dicevo, ha come vero protagonista il mare. Il mare visto come una creatura viva. Il mare che può curare, guarire, redimere, ma anche uccidere. Il mare che racchiude segreti, che parla una lingua tutta sua, che non è misurabile.

E questo è il lato bello del libro per me. La centralità del mare. L'assoluta straordinarietà del mare.

I personaggi che si incontrano in una locanda sperduta su un tratto di costa vi arrivano in cerca di qualcosa: la guarigione psicofisica, la ricerca scientifica, l'amore estremo per l'arte, la redenzione dopo un peccato, la vendetta.

L'aria che si respira in quella strana locanda, popolata da strani bambini,  mette un pò i brividi. Non necessariamente di paura. Di incertezza, di stupore anche.

Le premesse per un libro di cui innamorarmi ci sono tutte, ma all'atto pratico non mi ha convinto fino in fondo.

Se Baricco avesse scritto in modo un pò più normale (attenzione: ho detto normale, non banale!) credo che questo romanzo mi sarebbe piaciuto molto di più. Ma forse non sarebbe più stato un romanzo di Baricco.

Mi piacerebbe sapere se qualcuno che lo ha letto ha avuto le mie stesse perlplessità o l'ha amato alla follia o addirittura all'estremo opposto lo ha odiato. 



"- Cioè…. vedete lì, dove l’acqua arriva…. sale sulla spiaggia e poi si ferma…. ecco, proprio in quel punto, dove si ferma…. dura proprio un attimo, guardate, ecco, ad esempio lì…. vedete dura solo un attimo e poi sparisce, ma se uno riuscisse a fermare quell’attimo…. quando l’acqua si ferma, proprio quel punto, quella curva…. è quello che io studio. Dove l’acqua si ferma.
- E cosa c’è da studiare?
- Be’, è un punto importante…. a volte non ci si fa caso, ma se ci pensate bene lì succede qualcosa di straordinario, di…. straordinario.
- Veramente?
Si sporse leggermente. Si sarebbe detto che avesse un segreto da dire quando disse - Lì finisce il mare."



I suggerimenti di questo venerdì del libro su altri blog li trovi elencati QUI

lunedì 23 giugno 2014

Muffins golosi all'uvetta

Cara Lilli,

oggi ti lascio al volo una ricettina che ho copiato da un vecchio numero di una rivista ("Vero cucina" dell'ottobre 2012) trovata nella sala d'aspetto del centro di riabilitazione dove i monelli fanno le loro terapie.

Questi muffins sono davvero soffici e buoni, li ho fatti varie volte già con successo e in particolare  mio marito (che ama l'uvetta) li ha graditi tanto.

E poi sono semplicissimi da fare :-)

Per 8 muffins occorrono:

200 gr di farina 00

150 gr di zucchero

60 gr di burro

1 uovo

125 ml di latte

50 gr di uvetta

1/2 bustina di lievito per dolci

1 pizzico di sale

Mettere a bagno l'uvetta in una ciiotola con acqua tiepida per 30 minuti.

Lasciare ammorbidire il burro a temperatura ambiente, poi montarlo in una ciotola con lo zucchero, utilizzando le fruste elettriche. Unite l'uovo e il latte e mescolate bene, quindi incorporate la farina, setacciata con il lievito e un pizzico di sale, e l'uvetta ben sgocciolata, strizzata e asciugata con un telo.

Versare il composto ottenuto in 8 stampi da muffin foderati con un pirottino di carta (nota mia: o imburrati e infarinati) e passare in forno caldo a 180° per 20-25 minuti.

A fine cottura lasciare raffreddare i muffins su una gratella prima di servirli.

NOTA MIA: io con queste dosi ne ho fatti 6 con degli stampini un pò grandini, da 8 cm di diametro, e poi l'ultima volta raddoppiando le dosi ne ho fatti 12 :-)


Ed eccoli qui, pronti ad essere addentati!!





Buon appetito, Lilli!


PS: per chi non gradisce molto l'uvetta, prossimamente su questi schermi ci sarà la versione di questi muffins con il cacao messa a punto da me ;)

venerdì 20 giugno 2014

Promossa! (ovvero: i 6 che valgono 10) + un venerdì del libro ad hoc

Cara Lilli,

questo venerdì arrivo tardissimo per l'iniziativa di HomeMadeMamma...ma arrivo :-)

E per parlarti del libro che ho scelto oggi prendo spunto dall'avvenimento del giorno: no, non la seconda partita dell'Italia al Mondiale brasiliano (che tra parentesi è finita male), bensì la PROMOZIONE UFFICIALE della mia monella dalla prima alla seconda classe della scuola primaria!!!

EVVIVA :-)))

Ti avevo anticipato che oggi avremmo ritirato la pagella, ricordi? 
Non sai che emozione bellissima è stata vedere i quadri affissi in bacheca e poi avere tra le mani la pagella in cui, uno dopo l'altro, sono scritti tanti "sei/decimi". Tanti quanti le materie di studio. 

Insomma: tutti 6 :-)

In genere non è che si faccia questa gran festa per una pagella di sole sufficienze, ma tu lo sai che la monella partiva da un mare di dubbi, dal non saper ancora comunicare verbalmente in modo adeguato all'età, dal rifiuto di tenere in mano una penna, dalla difficoltà di concentrazione, dalla scarsa tolleranza delle frustrazioni, dalla paura della confusione e delle novità.

Insomma, per una bambina con un disturbo pervasivo dello sviluppo rientrante nello spettro autistico NON è scontato imparare a leggere e scrivere (anche se lei per ora scrive solo in stampatello), superare le proprie paure e i propri limiti o meglio impegnarsi per superarli (perchè superati non sono, ma ci stiamo lavorando!), restare dietro ai compagni col programma solo di poco (ma con la prospettiva di poter recuperare un altro pò continuando ad impegnarsi).

La monella ha ancora grossi passi avanti da fare, il secondo anno sarà più impegnativo, ci saranno nuove sfide, non sarà facile. Ma intanto noi ci godiamo questi bei 6 che le maestre mi hanno assicurato sono stati dati non "tanto per..." ma perchè la monella ha dimostrato di poter apprendere, di poter raggiungere degli obbiettivi, nonostante la presenza imgombrante del disturbo che a livello comportamentale le gioca davvero brutti scherzi e che le rende la vita molto difficile in tante occasioni.

Ha pianto e anche gridato, durante quest'anno scolastico la mia monella. Ha avuto momenti di crisi. Ma di fondo è sempre stata felice di andare a scuola e di imparare e di vedere i suoi compagnetti, anche se non sa ancora instaurare veri rapporti di amicizia di propria iniziativa e ancora predilige le attività da svolgere individualmente. 
E ce l'ha fatta ad arrivare alla fine con i suoi bei 6, tutti in sequenza :-)

Sono orgogliosa di lei, una volta di più!

E per questo venerdì del libro ti propongo proprio il testo che sta usando già la monella per il ripasso estivo, su consiglio delle maestre: SUPER VACANZE SPRINT 1, Raffaello Editrice.

Si tratta in realtà di 3 volumetti racchiusi in una custodia di cartoncino plastificato: uno per l'italian, l'altro per la matematica e scienze e l'altro multidisciplinare.

E' colorato, allegro e piuttosto ben fatto. Certo le prime pagine dei vari voluemtti sono davvero semplici, riprendono le attività proprio dell'inizio scuola (e forse anche dell'ultimo anno di asilo) ma pian piano si va avanti, aumentando il livello di difficoltà. Si ripercorre quindi un pò tutto l'anno scolastico.

Buone vacanze (e buon ripasso)  a tutti i piccoli studenti!



Ovviamente ci sono anche i volumi 2- 3- 4, per gli alunni delle successive classi della scuola primaria.

I suggerimenti di questo venerdì del libro su altri blog li trovi elencati QUI


giovedì 19 giugno 2014

Un post per "ospitare" i doni ricevuti da Stella

Cara Lilli,

la mia dolce amica Stella del blog Parole Farfalla ha difficoltà a caricare fotografie nei suoi post e mi ha chiesto se potevo "ospitare" qui da me i doni bellissimi che ha ricevuto da un'altra blogger dalle mani d'oro, Ivy di Le creazioni di Ivy.

Naturalmente non ho problemi a farlo, anzi mi fa piacere :-)

Quindi passo a mostrarti le foto che Stella mi ha inviato per email e che mostrano le sorprese che ha trovato aprendo il pacco-regalo arrivatole pochi giorni fa:

Collana con palline turchese e oro

Portafotografie con immagine di Gigi Proietti, il suo idolo!

Portachiavi con angioletto e con stella e farfalla realizzate in fimo

Complimenti ad Ivy, che è davvero brava, e un abbraccio a Stella, che con la sua sensibilità e la sua spontaneità merita tutto l'affetto che oramai sempre più amiche blogger le dimostrano, anche concretamente, con questi pensieri bellissimi!


"Il dio sordo - 10 estratti" in promozione gratuita

Cara Lilli,

ricordi quando lo scorso autunno ti scrissi la mia recensione entusiasta de "Il dio sordo" di Antonio Scotto di Carlo?

Ti rinfresco la memoria: si tratta di un'opera in due volumi ("Mia immortale amata" e "IX"), un'originale ed emozionante biografia romanzata del Maestro Ludwig Van Beethoven.

L'autore, ancora sconosciuto al grande pubblico, che io ho incontrato tramite anobii e con cui sono rimasta amichevolmente in  contatto, ha a mio avviso tutte le carte in regola per avere successo e questi due romanzi ne sono la prova lampante.

Te ne riparlo adesso perchè da oggi 19 giugno fino al 23 giugno nel Kindle Store di Amazon è possibile scaricare GRATUITAMENTE un generoso estratto dei due volumi.

Se tu e chi mi segue e apprezza i miei consigli letterari non avete ancora avuto modo di conoscere Antonio Scotto di Carlo e "Il dio sordo", questa è l'occasione giusta per farlo! E sono certa che resterete colpiti e incuriositi tanto da voler leggere l'intera opera :-)

Ecco il link della promozione:


http://www.amazon.it/Il-dio-sordo-10-Estratti-ebook/dp/B00L2GA3VC/ref=sr_1_5?s=digital-text&ie=UTF8&qid=1403181904&sr=1-5
CLICCA SULL'IMMAGINE PER MAGGIORI INFO


Ah, dimenticavo! La risposta è "No", nel caso ti stessi chiedendo se sono stata pagata per fare pubblicità ;-) 

Il fatto è che ci credo davvero in quest'autore e in questi due romanzi in particolare, quindi mi viene naturale parlartene con entusiasmo :-)


mercoledì 18 giugno 2014

Il monello e l'acqua

Cara Lilli,

grazie a qualche post qua e là indietro nel tempo ricorderai che il mio monello, da quando è nato ad adesso, ha avuto un rapporto un bel pò contraddittorio con l'acqua.

E' partito da un amore incondizionato durante il primo annetto circa di vita, tanto da starsene come un pascià nella sua bella vaschetta sagomata, in mezzo alla schiuma, e da farci immaginare un futuro da nuotatore professionista nella sua prima vacanza al mare, quando sembrava letteralmente un pesciolino.

Poi, dall'oggi al domani, senza un motivo (o almeno senza un motivo a noi noto) ha iniziato ad avere crisi di pianto e strilli da far tremare i vetri ogni volta che ci si apprestava a fare il bagnetto. Non siamo riusciti più a lavarlo immerso nell'acqua, praticamente: siamo passati a fare una doccia, in piedi nella sua vaschetta messa dentro la vasca da bagno, con mio marito che faticava a mantenerlo fermo ed io che lo insaponavo alla bell'e meglio con una spugna e poi lo sciacquavo con la doccetta. 

Al mare, in tutto questo, c'è stata una sorta di tregua armata: cioè, non pianti e strepiti, ma neppure bagni tipo pesce. Diciamo che è stato costantemente sul chi va là., con qualche slancio ma molto limitato.

E adesso, da qualche settimana, altro cambio di rotta. O meglio, un semi-cambiamento: fa sempre la doccia, in pratica, ma non è più necessario mantenerlo con forza come se lo si stesse portando al patibolo; non piange più, anzi accenna anche delle risatine e si irriggidisce solo un pò quando gli  risciacquo i capelli.

All'inizio di agosto andremo al mare per una settimana: come si comporterà il monello? 

Si accettano scommesse :-)


PS: Comunque, un interesse per l'acqua in generale, non solo quella del bagnetto, gli è venuto sul serio ultimamente. Non fa altro che affacciarsi nei lavandini dei bagni, a casa o all'asilo o altrove, o nei lavelli della cucina per osservare l'acqua che se ne scende nello scarico e adesso mi fa anche da assistente mentre lavo i piatti, mettendosi in piedi sulla sedia accanto a me, come incantato...avrà mica un futuro da idraulico? ;)


domenica 15 giugno 2014

La rosa dell'amicizia

Cara Lilli,

una volta di più in questi ultimi giorni ho avuto conferma del valore dell'amicizia.

Io ci credo nell'amicizia. Intendo in quella VERA, quella che va oltre le distanze, l'età, le differenze, le possibili incomprensioni.

E per fortuna ho incontrato nella mia vita, anche recentemente, persone che ci credono come me e che con me condividono un pezzo di cuore.

Colgo l'occasione, giacchè mi trovo immersa in questi bellissimi pensieri, per ringraziare una persona speciale, una blogger (nonche' Amica) sensibile e intelligente: Calo del blog Serenamente Inquieta, che mi ha fatto dono della "Rosa dell'Amicizia"



rosa2

Sono felice di questa sua attestazione di affetto e stima e lei sa che ricambio entrambe le cose, è davvero da tanto che ci seguiamo a vicenda, fin dai tempi di Myblog, la piattaforma di Virgilio.

GRAZIE DI CUORE, CALO :-)

Ora, ricevendo questo dono/premio devo raccontare 10 cose di me, rispondendo a delle domande:

1) Descriviti con un solo aggettivo:  sensibile

2) Quale stato d'animo ti rappresenta meglio? La malinconia.

3) Un tuo pregio e un tuo difetto: come ho avuto già altre volte modo di dire, so ascoltare e sono disponibile, ma ahimè sono anche permalosa e testarda.

4) Il tuo motto è: aiutati che Dio ti aiuta!

5) Che musica ascolti? Spazio dalla musica italiana a quella straniera, pop o rock, per poi arrivare alla musica classica, che fin da piccola ha fatto parte della mia vita.

6) Trovi più seducente l'intelligenza o l'attrazione fisica? Entrambe. Ovviamente l'intelligenza è una cosa imprescindibile, ma sono dell'idea che se si tratta della persona con cui devi condividere la vita non può mancare l'attrazione fisica, assolutamente.

7) Quanti libri leggi in un anno? Ora che ho ripreso il ritmo, poco meno di 50.

8) Quanto trovi stupidi/carini i premi Award tipo la rosa dell'amicizia? Quando si ricevono da chi veramente ci tiene a te e al tuo blog, penso siano una cosa davvero carina.

9) Com'è cambiata la tua vita con il blog? Ho sempre scritto, ho sempre avuto un diario, ma trasformarlo in un qualcosa di "condiviso", mettermi a confronto con tante persone sconosciute (che poi man mano sconosciute non sono più...) mi ha fatto comprendere meglio anche i miei stessi pensieri, le mie emozioni e mi ha aiutato anche a sdrammatizzare determinate situazioni.

10) L'amicizia "virtuale" per te è: una cosa bella, quando è vissuta con sincerità, cioè senza sfuttare il fatto che non ci si può "controllare" vicendevolmente di persona; se si è VERI, pur nelle distanze e attraverso un pc, si possono instaurare rapporti che vanno ben oltre la superficialità dello scambio di visite ai propri blog, si possono trovare degli AMICI su cui contare e con cui confrontarsi.

Ecco, Lilli. Queste le mie risposte.

Tu sai che sono restia a nominare solo alcuni blogger quando si tratta di premi e riconoscimenti. In questo caso, poi, ancora di più mi sento in imbarazzo perchè i legàmi con tanti dei blogger che mi seguono e che seguo sono andati oltre il mero scambio di commenti (leggi nuovamente l'ultima risposta!).

Quindi più che mai mi sento di dedicare la mia ROSA DELL'AMICIZIA a tutti coloro che non sono solo frequentatori di passaggio del mio blog, ma che mi hanno (chi da più tempo, chi da meno) dato affetto e sostegno e che a mia volta ho ricambiato con gli stessi sentimenti.

Amici miei, grazie. Di tutto, di cuore.

venerdì 13 giugno 2014

Venerdì del libro (178°): GALAPAGOS

Cara Lilli,

per questo nuovo appuntamento con l'iniziativa di HomeMadeMamma ho deciso di proporti un libro che ho scoperto grazie alla cara 'povna, i cui consigli (o s-consigli) letterari sono sempre interessantissimi.

Qualche venerdì fa lei scrisse un post su GALAPAGOS di Kurt Vonnegut.

Un romanzo a me sconosciuto, di un autore altrettanto sconosciuto.

Logicamente, stuzzicata dalla sua recensione, non ho perso troppo tempo e me lo sono procurata: l'ho letto, l'ho apprezzato e adesso voglio parlartene.

Lo farò in modo un pò informale però, perchè per le note più tecniche ti rimando a quanto scritto magistralmente dalla 'povna, appunto.

Galapagos è un romanzo davvero originale.

Un breve accenno alla trama, tratto da anobii:

"Una voce narrante racconta la storia di una crociera alle Galapagos svoltasi nell'anno 1986, quando ancora gli umani erano dotati di "grossi cervelli" e potevano quindi lasciarsi "sedurre dai misteri". Amplificando i modi di Conrad, Vonnegut mette in scena una possibile fine del mondo e la conseguente odissea dei sopravvissuti che, sbarcati dopo il disastro su un'isoletta, si adatteranno all'ambiente dando persino una svolta ai meccanismi evolutivi."

Ecco, già queste poche informazioni potrebbero incuriosire, vero? 

Ma io ti dirò di più, Lilli: è proprio un libro che si distingue dalla massa, non solo per questa trama intrigante, ma anche per come si dipana la storia.

L'autore innanzitutto fa una serie di salti avanti e indietro nel tempo, in modo anche un pò disordinato. O almeno potrebbe essere questa l'impressione a primo impatto: invece leggendo, man mano, tutto viene a galla, tutto si incastra, tutto trova spiegazione. Anche quell'apparente disordine diviene sensato.

C'è una vena divertente nella narrazione, c'è dell'ironia, ci sono personaggi un pò fuori dagli schemi.

E poi è bella l'idea dell'io narrante che guarda le vicende dal di fuori, ma allo stesso tempo dall'interno, perchè solo pian piano si scoprirà di chi si tratta e  come abbia pieno titolo di fare da cicerone in questa storia.

A me è piaciuto molto, insomma. Ringrazio la 'povna per avermelo fatto conoscere e lo consiglio a mia volta.

Allo stesso tempo, però, leggendolo ho avuto l'impressione che sia quel genere di libro che può risultare un pò indigesto. Uno di quei testi che o  intriga e stupisce piacevolmente per la sua originalità (e parlo sia della trama che della costruzione e dello stile) o che proprio a causa di questa finisce con il lasciare interdetti.

A te, Lilli, e a chi passa di qui che effetto potrebbe fare? C'è un solo modo per scoprirlo: leggerlo. 

:-)



<< Se ci fosse stata un'arca di Noè - e può darsi davvero sia esistita - potrei intitolare il mio racconto "Una seconda Arca di Noè" >>


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