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venerdì 23 agosto 2013

I venerdì del libro (142°): 1984

Cara Lilli,

questa settimana ho scritto proprio poco, scusa. Di buono c'è che ieri sera mia suocera è stata dimessa dall'ospedale e adesso dobbiamo vedere un pò come vanno le cose (incrocia le dita!).

Ma ad ogni modo oggi è venerdì e si torna a parlare di libri, come d'abitudine, seguendo l'iniziativa bellissima di HomeMadeMamma. Ed io ultimamente, ovvero prima che si scatenasse il caos, ho letto un best seller che ancora mancava al mio appello: 1984 di George Orwell, pubblicato nel 1949, ma scritto nel 1948.

Dire che questo sia un libro inquietante è dire poco.

In uno scenario cupo, post-terza guerra mondiale, l'idea del Grande Fratello che spia la vita di ognuno, fin dentro l'intimità della casa, è quanto meno impressionante.

E che il Partito stia abilmente lavorando nell'ombra per cancellare le tracce del passato, riscrivendo addirittura la storia, tramite manomissione di libri, articoli di giornale e documenti di ogni genere, per far si che tutto combaci perfettamente con la linea dittatoriale...beh, è sconvolgente.

Per non parlare della neolingua, ossia il nuovo vocabolario da cui sono pian piano esclusi tutti i termini che hanno a che fare con concetti estranei o contrari al pensiero del Partito, che può essere sintetizzato negli slogan: "La guerra è pace. La libertà è schiavitù.L'ignoranza è forza."  Una follia.

Fantascienza.

Orwell è un visionario, si. Eppure...

Eppure poi se ci pensi bene, se vai a guardare cosa c'è stato in passato ma anche cosa c'è nel mondo attualmente, come e quanto spesso la libertà di parola, di religione, di pensiero e così via siano stati e siano ancora quasi un'utopia...ti senti male. Magari Orwell ha esagerato, ma non è che sia andato troppo lontano dalla realtà. Triste, deprimente, desolante, sconvolgente realtà.

Il protagonista del romanzo, Winston Smith, è un membro subalterno del Partito, addetto al lavoro di revisione e riscrittura di libri e documenti. Egli però ha in sè il germe della ribellione o quanto meno della consapevolezza di quanto sia assurdo tutto ciò che accade intorno a lui. Cerca conforto in un diario segreto, nella relazione altrettanto segreta con una collega, nel rapporto con un collega che sembra essere una possibile guida.

L'amarezza che pervade il lettore alla fine della storia è dovuta alla constatazione che quel germe positivo, quel barlume di speranza che c'era viene soffocato, lasciando Winston in balìa della psicopolizia che gli fa una sorta di lavaggio del cervello, fino a fargli dire che, si, 2 + 2 fa 5.

Ammetto che in alcuni tratti la lettura mi è risultata un pò pesante, ma in definitiva il libro mi è piaciuto, pur essendo così duro e amaro, appunto.

Credo sia uno di quei testi che almeno una volta nella vita vanno letti.




<< Fino a che non diventeranno coscienti del loro potere, non saranno mai capaci di ribellarsi, e fino a che non si saranno liberati, non diventeranno mai coscienti del loro potere>>.


I venerdì del libro di oggi su altri blog li trovi QUI

30 commenti:

  1. L'ho letto in tedesco circa 15 anni fa... davvero inquietante!

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    1. Mi attacco a Monica percnon visualizzo il modulo dei commenti da qui. Letto in inglese alle superiori e ancora lo ricordo, spesso ho ripensato a quanto fosse attuale, i classici sono così, fuori dal tempo.

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    2. @ Monica:) : Chissà perchè, immaginarmelo in tedsco, che non consoco ma mi dà l'impressione di una lingua piuttosto "dura", "d'impatto" insomma, mi fa inquietare ancora di più!!!

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    3. @ Cì: Credo che sia proprio un libro difficile da dimenticare, si. Resta impresso nella mente.

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  2. Ne ho sempre sentito parlare e mi incuriosisce molto, anche se non l'ho mai letto. Mi sembra una lettura piuttosto impegnativa, non adatta a quei pochi minuti che mi concedo alla sera prima di crollare...ma prima o poi lo leggerò.
    Grazie per la bella recensione!

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    1. Come te io ne avevo sentito parlare tantissimo, rimandavo da anni di leggerlo....e adesso mi sono finalmente decisa a colmare la lacuna! Effettivamente come ho scritto nel post è inquietante e un pò pesante la leggere, proprio per le atmosfere cupe, il malessere, la follia ottusa e il degrado che vengono descritti. Però te lo consigli, appena avrai un pò di tempo e di voglia.

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  3. A suo tempo l'ho letto anche io e da allora odio ancora di piu i regimi totalitari in genere e da tutti quei partiti o correnti di pensiero o religioni che invitano a bruciare libri o propugnano verità rivelate di cui solo alcuni hanno la chiave...

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  4. Una grandissimo romanzo, che a me piace sempre, oltre che tra i capisaldi del sotto-genere science-fiction che è la distopia.
    Pochi sanno che fu pubblicato, in realtà, nel 1949. Il titolo 1984 deriva infatti dal rovesciamento dell'anno di stesura, non di quello con il quale materialmente è uscito.

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    1. Non avevo alcun dubbio che tu avresti espresso il tuo parere più che positivo su questo libro :-)
      Grazie per la dritta (ho corretto nel post!)...in effetti io sapevo che l'anno in cui Orwell lo ha scritto era il '48 (da cui appunto il rovesciamento delle cifre del titolo) e senza controllare ho dato per scontato che coincidesse anche con l'anno di pubblicazione!

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  5. Cara Maris, come saprai io ho letto molto poco e non conosco questo grande scrittore...
    Ciao e buon fine settimana cara amica.
    Tomaso

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    1. Non preoccuparti, Tomaso, sono comunque felice che tu sia passato a salutarmi! Ti auguro anche io un bel fine settimana!!

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  6. Cara Maris, sono felice che tua suocera sia uscita dall'ospedale, terrò anch'io le dita incrociate...
    Per quanto riguarda il libro, mi hai messo curiosità...
    Un caro saluto e buon fine settimana

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    1. Grazie, Betty, sei affettuosa come sempre!
      Il libro lo consiglio perchè è un caposaldo della letteratura del novecento, senza dubbio.
      Felice fine settimana!

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  7. Tesoro sai che ero in pensiero per te!
    io ci sono, sappilo, sempre!
    ti abbraccio fortissimo!

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    1. Lo so e te ne ringrazio, mia carissima amica!!
      Un bacio grande grande :-)

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  8. Contento per tua suocera! :)

    1984, un capolavoro.
    Ora però tocca leggerti V per Vendetta^^

    Moz-

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    1. Grazie :-)

      Immaginavo che tu lo avessi letto e apprezzato, non so perchè.
      V per Vendetta lo conosco, ho visto qualche anno fa il film, però non ho letto il libro. Confesso che la storia in sè mi è parsa molto intrigante, ma il film lo trovai un pò pesante.
      Farò un pensierino sull'eventualità di leggere il libro, crdo che come quasi sempre finirebbe per piacermi più del film....a me accade sempre così, preferisco sempre i libri rispetto ai film che ne vengono tratti.

      Buon weekend!!

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  9. Sono contenta che stia meglio tua suocera :)
    Comunque 1984 non l'ho mai letto (in compenso ho letto Animal Farm), però ho visto il film. Inquietante ma fantastico.. e tremendamente reale!
    Un abbraccio!

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    1. Ti ringrazio!
      Io, invece, non ho ancora letto La Fattoria degli Animali, dovrò farlo :-)
      Baci!!

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    2. consigliatissimo! Dà spunti molto attuali

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    3. Bene, allora magari poi ne parlerò in futuro proprio in un post dedicato al venerdì del libro ;-)

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  10. cara lilli, innanzitutto un augurio per un rasserenamento delle tue vicende famigliari- ono passaggi obbligati con la vita che scorre!-, e ora tornando al libro che proponi (l'ho letto più di una volta per fini diversi: didattici, schedatura/questionario per laboratorio di lettura, aiuto-figli-per-capire-il-mondo-di-Orwell) e aderisco a quanto affermato anche da altri:forse, il motivo per cui 1984 è uno dei romanzi più inquietanti della storia della letteratura è che la dittatura ipotizzata da Orwell è disumana: non abbiamo nemmeno il conforto (inconscio) che ci potrebbe derivare dal constatare l'umana "corruzione del privilegio" che, sotto sotto, ci aspetteremmo dalla classe al potere, quale che essa sia. La dittatura immaginata da Orwell è una dittatura mentale, non fisica; viene imposta con il lavaggio del cervello, con le sparizioni improvvise, senza alcun clamore, senza alcuna violenza apparente.
    E ancora: quello che spaventa secondo me , in Orwell, è la Folla, massa di persone omologate, spinte a comando a scatenare gli istinti violenti nel corso delle sessioni appositamente inscenate nelle aziende enormi e spersonalizzate, che si comportano tutte allo stesso modo, che accettano tutte con passiva convinzione l'ideologia imposta dal Grande Fratello.
    Peò tutto sommato un valido TESTO
    buona fine settimana
    simonetta

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    1. Grazie Simonetta, per l'augurio e per il tuo pensiero sul romanzo di Orwell.
      Hai sempre la capacità di centrare la questione, bravissima! Concordo con ciò che hai scritto, la Folla in particolare è un elemento che fa davvero paura, un "mostro" cieco comandato dalla follia del Grande Fratello.
      Ciao, un abbraccio e buon fine settimana anche a te!

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  11. L'ho letto, mi é piaciuto tantissimo, poi ho letto Farenhait 451 e l'ho trovato davvero banale dopo questo libro scritto magistralmente. Ottima scelta. Bacioni e buon WE!

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    1. Io Farenhait 451 non l'ho letto, però in molti ne parlano bene, mi incuriosisce...tu sei una dei pochi che mi dice di essere rimasta delusa, chissà a me che effetto farà quando lo leggerò (perchè prima o poi penso di leggerlo).
      Un bacio a te e felice weekend!

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  12. E' un libro che non può mancare nell'elenco delle mie letture, per l'autore era un futuro visionario, per me il 1984 è stato il mio primo presente!

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