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AVVISO AI VISITATORI: Questo blog è "migrato" da Myblog a Blogger il 1° ottobre 2012. Ho trasferito una parte dei vecchi post in questa nuova "sede", ma chi volesse saperne di più di me, di Lilli e del nostro "passato" può andare a dare un'occhiata QUI

sabato 31 agosto 2013

6 anni!

Cara Lilli,

oggi è giunto al termine il conto alla rovescia che la monella stava facendo da giorni in attesa di poter esclamare: "E' il mio compleanno!!!"

6 ANNI...che emozione!

A 6 anni si comincia la "scuola dei bimbi grandi"; si dorme con le mutandine normali (e non più con quelle imbottite); si conoscono e adoperano tanti vocaboli nuovi, si prova a costruire frasi più articolate, parlando di se stessi in prima persona e non in terza; si imparano quanto meno ad assaggiare e a volte anche a mangiare alimenti che prima neppure si volevano vedere da lontano (come ad esempio le pesche o i cetrioli); si vogliono fare più cose "sola sola", ossia senza l'aiuto di nessuno (come mettere e togliere le scarpe con l'apertura a strappo o i calzini o le magliette); si aiuta la mamma a cercare nei cassetti e nell'armadio i vestitini o le scarpette del fratellino...

So bene che molte di queste cose sono già più che normali a quest'età, ma la monella le ha conquistate con impegno (suo e nostro) e perciò ne sono davvero molto orgogliosa!

Oggi avrà la sua bella torta con le 6 candeline da spegnere, riceverà auguri e regalini dai cuginetti, dagli zii e dalla nonna.

Mamma e papà glieli hanno già fatti gli auguri appena svegli (il fratellino fa il ritroso e scappa via) e le hanno dato il loro regalo, così la monellina ha potuto spalancare gli occhioni e sorridere felice davanti al pacco che conteneva "La classe" di Peppa Pig, il suo mito :-)


BUON COMPLEANNO AMORE DELLA MAMMA!! 

Che tu possa crescere sempre più bella, buona, serena e soprattutto felice!!!


venerdì 30 agosto 2013

I venerdì del libro (143°): LA TREDICESIMA STORIA

Cara Lilli,

a giugno scorso insieme al Gruppo di lettura Bryce's House ho letto un romanzo di Diane Setterfield: LA TREDICESIMA STORIA. Finalmente te ne parlo, in occasione di un nuovo appuntamento con l'iniziativa del venerdì di HomeMadeMamma.

Questo libro mi è piaciuto moltissimo!

Per una volta le aspettative che avevo non sono state deluse, anzi.

A me le storie di questo genere (con suspance e colpi di scena, con personaggi particolari che lasciano il segno, anche con sfumature al limite del verosimile) attirano sempre e comunque credo sia innegabile che l'intreccio sia scritto in modo da far davvero restare "incollati" al libro.

La Setterfield ci parla di una libraia antiquaria, nonchè biografa dilettante, che viene convocata da una famosa e anziana scrittrice gravemente malata che desidera raccontarle la sua vita e le sue origini, assai misteriose, rivelando così il contenuto di un racconto mai pubblicato (la "tredicesima storia" del titolo).

La narrazione della Setterfield di dipana su diversi piani: quello del ricordo e quello del presente, quello della vita della vecchia scrittrice e quello della vita della giovane biografa, che vanno ad intersecarsi in modo indissolubile e a tratti assolutamente inaspettato.

Non mi sento di aggiungere nessun particolare sulla trama perchè credo che così chi vorrà leggere questo libro potrà godersi a pieno ogni sorpresa, ogni rivelazione, ogni passo verso la conclusione della storia.

Ribadisco che c'è un che di inverosimile in quanto narrato, ma in un romanzo che non è nè storico nè tratto da vicende realmente accadute questo non disturba, anzi. E' una lettura che regala ore di distacco dalla realtà quotidiana e avvince. Io l'ho letto in pochissimi giorni e ci avrei messo anche meno se non avessi avuto due monelli per figli che mi richiedono un sacco di attenzione ;-)




<< Tutti i bambini mitizzano la loro nascita. E’ un tratto universale. Volete conoscere qualcuno? Mente, anima e cuore? Chiedetegli di raccontarvi di quando è nato. Ciò che ne ricaverete non sarà la verità; sarà una storia. E niente è più rivelatore di una storia.>>


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mercoledì 28 agosto 2013

Occhi di monello

Cara Lilli,

hai presente quei momenti dell'esistenza che già mentre li stai vivendo ti rendi conto che li ricorderai per sempre? 

Intendo quei momenti che lasciano chiaramente un segno, che senti marchiati a fuoco nell'anima in diretta, così....proprio mentre li vivi.

In questi giorni il mio monello fa spesso una cosa, tra una monelleria e un capriccio, interrompendo il suo moto perpetuo che sta diventando quasi ingestibile: mentre sono al pc a leggere o scrivere qualcosa, lui scala le mie gambe, arriva a sedersi sulla scrivania esattamente di fronte a me, faccia a faccia....mi prende il viso tra le sue manine piccole e ancora con le fossette alla base delle dita e mi fissa diritto negli occhi per una manciata di secondi....non so cosa gli passi nella mente nel frattempo, ma i suoi intensi occhietti color nocciola mi sorridono con dolcezza.

Poi mi stringe le braccine al collo per un'altra manciata di secondi, nascondendo il visino tra i miei ricci, e io lo stringo a mia volta forte forte, come a sigillare un patto d'amore tra noi. 

Un patto che va oltre i rimproveri, la stanchezza, il nervosismo, l'avvilimento, la preoccupazione.

Un giorno, quando sarà grande, gli parlerò di questi momenti tutti nostri. Forse lui non li ricorderà come li ricorderò io, di certo le sue mani saranno diventate grandi e il suo viso avrà i tratti di un adulto, ma i suoi occhi...quelli no, non saranno cambiati.

E sarà ancora amore.

domenica 25 agosto 2013

Wurstel impanati della suocera: affidabili al 100%....come me ;)

Cara Lilli,

oggi ti propongo un piatto molto poco light ma saporito: i wurstel impanati...della suocera :D

Eh si, proprio della suocera, perchè è stata la mamma di mio marito (che sta abbastanza bene, per fortuna) a dirmi come preparare questi wurstel sfiziosi!!

Sono davvero facili, un pò come se fossero delle cotolette:

Wurstel grandi
Farina
Uovo
Pangrattato
Sale
Olio per friggere

Bucherellare i wurstel, passarli nell'ordine prima nella farina, poi nell'uovo (con un pizzico di sale) e infine nel pangrattato.

Friggerli in padella in olio di semi (io uso quello di arachidi o di girasole).

E poi...non resta che mangiarli!!! 

Magari si possono accompagnare con salsine varie (ketchup, maionese) e patatine fritte per la gioia di grandi e piccini, con buona pace delle diete e del mangiar sano ;-) perchè uno strappo alla regola ci può stare una volta tanto, su!

Ma se proprio si vuole ridurre il numero di calorie, li si può accompagnare con una bella insalata mista fresca fresca  :-)

Wurstel impanati della suocera 


E dato che la ricettina me l'ha data mia suocera direi che ci si può fidare!

Così come pare ci si possa fidare di me, cara Lilli: infatti, la mia amica blogger Roberta ha voluto omaggiare il mio blog del riconoscimento di AFFIDABILITA' AL 100%, che ho ricevuto già in passato anche da altre due amiche: che dire? GRAZIE DI CUORE, ROBERTA!!! 

Sono felice che il mio spazio virtuale sia considerato meritevole per contenuti, informazioni utili e così via :-)

Il Blog Affidabile
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venerdì 23 agosto 2013

I venerdì del libro (142°): 1984

Cara Lilli,

questa settimana ho scritto proprio poco, scusa. Di buono c'è che ieri sera mia suocera è stata dimessa dall'ospedale e adesso dobbiamo vedere un pò come vanno le cose (incrocia le dita!).

Ma ad ogni modo oggi è venerdì e si torna a parlare di libri, come d'abitudine, seguendo l'iniziativa bellissima di HomeMadeMamma. Ed io ultimamente, ovvero prima che si scatenasse il caos, ho letto un best seller che ancora mancava al mio appello: 1984 di George Orwell, pubblicato nel 1949, ma scritto nel 1948.

Dire che questo sia un libro inquietante è dire poco.

In uno scenario cupo, post-terza guerra mondiale, l'idea del Grande Fratello che spia la vita di ognuno, fin dentro l'intimità della casa, è quanto meno impressionante.

E che il Partito stia abilmente lavorando nell'ombra per cancellare le tracce del passato, riscrivendo addirittura la storia, tramite manomissione di libri, articoli di giornale e documenti di ogni genere, per far si che tutto combaci perfettamente con la linea dittatoriale...beh, è sconvolgente.

Per non parlare della neolingua, ossia il nuovo vocabolario da cui sono pian piano esclusi tutti i termini che hanno a che fare con concetti estranei o contrari al pensiero del Partito, che può essere sintetizzato negli slogan: "La guerra è pace. La libertà è schiavitù.L'ignoranza è forza."  Una follia.

Fantascienza.

Orwell è un visionario, si. Eppure...

Eppure poi se ci pensi bene, se vai a guardare cosa c'è stato in passato ma anche cosa c'è nel mondo attualmente, come e quanto spesso la libertà di parola, di religione, di pensiero e così via siano stati e siano ancora quasi un'utopia...ti senti male. Magari Orwell ha esagerato, ma non è che sia andato troppo lontano dalla realtà. Triste, deprimente, desolante, sconvolgente realtà.

Il protagonista del romanzo, Winston Smith, è un membro subalterno del Partito, addetto al lavoro di revisione e riscrittura di libri e documenti. Egli però ha in sè il germe della ribellione o quanto meno della consapevolezza di quanto sia assurdo tutto ciò che accade intorno a lui. Cerca conforto in un diario segreto, nella relazione altrettanto segreta con una collega, nel rapporto con un collega che sembra essere una possibile guida.

L'amarezza che pervade il lettore alla fine della storia è dovuta alla constatazione che quel germe positivo, quel barlume di speranza che c'era viene soffocato, lasciando Winston in balìa della psicopolizia che gli fa una sorta di lavaggio del cervello, fino a fargli dire che, si, 2 + 2 fa 5.

Ammetto che in alcuni tratti la lettura mi è risultata un pò pesante, ma in definitiva il libro mi è piaciuto, pur essendo così duro e amaro, appunto.

Credo sia uno di quei testi che almeno una volta nella vita vanno letti.




<< Fino a che non diventeranno coscienti del loro potere, non saranno mai capaci di ribellarsi, e fino a che non si saranno liberati, non diventeranno mai coscienti del loro potere>>.


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lunedì 19 agosto 2013

Di anguria e pinze per capelli...

Cara Lilli,

oggi mio marito è tornato al lavoro, ferie finite. Se poi di ferie si può parlare, col caos non solo psicologico ma anche pratico derivato dalla morte improvvisa di suo papà e dalle cattive condizioni fisiche che hanno portato al ricovero di sua mamma in ospedale (almeno in questi ultimi giorni va migliorando, per fortuna).

In realtà abbiamo pur fatto la nostra mini-vacanza al mare, lo sai, tra il 28 luglio e il 4 agosto, ma anche lì c'è stato da sudare un bel pò con il monello che non ha smentito il suo soprannome e a tratti ci ha fatto vedere i cosiddetti sorci verdi per i capricci e per il suo non stare mai (e dico MAI) fermo. Non sono stati giorni all'insegna del puro relax, per capirci.

Però almeno la monella si è divertita tantissimo, era come a casa (andiamo in quello stesso albergo da quando è nata) e ha adorato fare il bagno e giocare insieme al suo inseparabile Mr. Secchiello ,mentre il neo acquisto Mr. Secchiellino è stato alquanto snobbato dal monello :-(

Al di là dei problemi, comunque, posso dire che questa strana estate (e intendo strana anche per il clima a tratti torrido a tratti primaverile se non quasi autunnale!) la ricorderò soprattutto per le grandi scorpacciate di anguria fatte da me, mio marito e la monella ("anguria dolce dolce e fresca fresca"...!!!) e per le varie pinze che hanno circolato in modo più o meno intercambiabile tra i capelli miei, della monella e...del monello :D

Eh si, Lilli, proprio del monello!! Perchè essendo un ricciolino d.o.c. come sua mamma, suo papà e sua sorella, ed avendo raggiunto la sua chioma una discreta lunghezza, in spiaggia spesso e volentieri gli ho fermato i boccoletti che gli ricadevano davanti agli occhi con una delle pinze in nostra dotazione ;-)

Dovevi vederlo, era troppo carino, anche se finiva inevitabilmente per assomigliare ad una femminuccia, con quel visino dai lineamenti delicati che ha e quegli occhioni color nocciola intenso dolci e furbetti allo stesso tempo!

Credo che quando sarà più grande e rivedrà foto e video di quest'estate ci vorrà come minimo sbranare :D 


venerdì 16 agosto 2013

I venerdì del libro (141°): L'UCCELLO DEL MALAUGURIO



Cara Lilli,

in questo venerdì post-ferragosto ritorno ad aderire all'iniziativa di HomeMadeMamma e ti parlo di un libro giallo che mi è piaciuto ma non tantissimo (e ti dirò a breve il perchè): L'UCCELLO DEL MALAUGURIO di Camilla Lackberg.

Si tratta del quarto romanzo della serie che vede protagonisti Erica Falck e Patrick Hedstrom, che conta anche un quinto capitolo (Il bambino segreto) che ho pure già letto e di cui ti parlerò prossimamente.

La Lackberg ci ha abituato al suo stile piacevole e diretto e al suo schema di costruzione della storia, con i flashback che ricorrono spesso e volentieri nei suoi libri, ma stavolta io sono rimasta in parte delusa perchè già molto presto mi sono trovata a capire come stavano le cose e chi fosse il colpevole e che tipo di intreccio del passato si celava tra le righe dei flashback. Certo, magari i dettagli precisi no, ma l'insieme mi è stato chiaro piuttosto facilmente e dunque la lettura è stata meno appassionante e più che altro volevo apprendere i particolari che non avrei potuto mai scoprire da sola e anche ero curiosa di vedere come sarebbero arrivati alla rivelazione finale Patrick ed Erica.

In linee generali posso dirti che questa volta a fare da sfondo agli avvenimenti è il set di un reality show televisivo, nell'ambito del quale accadrà la tragedia principale. E dico principale perchè in realtà c'è anche un secondo caso di cui si occupa la polizia e che avviene all'inizio della storia, un incidente d'auto che desta sospetti ma che viene poi messo un pò in ombra quando subentrerà l'indagine relativa alla morte della giovane concorrente dello show. Ma, come sempre, c'è un fil rouge che lega i fatti...un ponte tra passato e presente...

C'è un nuovo arrivo tra le fila dei poliziotti, una giovane ispettrice; e c'è spazio anche per un pò di storia personale dei personaggi secondari, poliziotti e non, che accompagna l'intreccio giallo.

Il tutto, ripeto, in perfetto stile Lackberg. Per cui chi ha letto già i precedenti romanzi di questa autrice e li ha apprezzati può andare abbastanza sul sicuro. 

Mi piacerebbe comunque sapere se tra chi si trova a passare dal mio blog c'è qualcuno che ha letto quest'opera e come me ha avuto l'intuizione sul colpevole già a metà libro...

<< Si chiedeva come sarebbe stato il mondo là fuori. Ma se avesse saputo quanto era freddo e cattivo, non avrebbe mai insistito tanto per farsi portare al di là del bosco.>>


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lunedì 12 agosto 2013

Flashback: tris di verdure...in barca!

Cara Lilli,

continuo a latitare, lo so, ma le cose sono un pò complicate al momento.

Innanzitutto c'è mia suocera (che come sai ha perso il marito il 19 luglio) in ospedale da venerdì scorso, dopo aver trascorso alcuni giorni a casa mia durante i quali, credimi, è stato impegnativo accudirla perchè purtroppo peggiorava di momento in momento. Al di là di vari problemi abbastanza seri che già aveva in precedenza, è subentrata una bronco polmonite con un bel febbrone scoppiato tra giovedì e venerdì.        

Speriamo che le cose vadano bene, che l'emergenza rientri presto e che possa essere dimessa in buone condizioni o quanto meno come stava prima di quest'ultimissimo periodo.

Ma non è tutto, Lilli, in quanto ci sono altri pensieri a tenere la mente occupata, purtroppo, e prima o poi te ne parlerò, ma adesso ci tenevo a farmi viva almeno con un post "leggero" e ho  scelto di riproporti una ricetta light postata un paio di anni fa quando ero ancora sulla piattaforma di Virgilio (Myblog) e che mi sembra proprio giusta per l'estate, essendo fresca e colorata: si tratta del "TRIS DI VERDURE...IN BARCA!" (nome coniato da me, così come mia è l'ideuzza di assemblare così questo piattino estivo!).


....quindi eccoti un'idea sfiziosa per mangiare sano e leggero, in cui le "barche" sono delle zucchine, solo che invece del classico ripieno "invernale" tipo carne macinata, da passare poi al forno, ci sono semplicemente delle verdure crude all'insalata :-)


- zucchine (meglio se grandi, si avrà più spazio da riempire)

- pomodori

- cetrioli

- mais

- origano

- olio evo

- sale

- basilico


Lessare le zucchine (io le ho prima tagliate e svuotate....ma c'è chi le lessa prima e poi le taglia e le svuota, come si preferisc!) in modo che siano cotte ma non si rompano.

Salarle e passarci un filo d'olio evo.

Mentre si raffreddano, preparare il ripieno col tris di verdurine: lavare e tagliare a dadini piccolissimi i pomodori, sbucciare e tagliare allo stesso modo i cetrioli e infine aggiungere del mais. Condire con sale, olio e origano e riempire le barchette di zucchine.

Terminare con delle foglioline di basilico per guarnire.

 Ed eccole qui le barchette :-)





Sono un piatto adatto anche a chi è vegetariano ;-)

Buon appetito, Lilli!



PS: spero di poterti dare notizie confortanti nei prossimi giorni, intanto un abbraccio a te e a tutti i miei amici blogger!!!